Guida al corretto utilizzo del regolatore di tensione

Detto anche AVR (Automatic Voltage Regulator), il regolatore di tensione è un dispositivo elettronico in grado di regolare automaticamente la tensione ed eventualmente la frequenza e/o la corrente elettrica secondo valori impostati. Tali valori possono essere modificati, oppure vincolati alle caratteristiche tecniche del regolatore stesso.

In sostanza, grazie ad un AVR la corrente alternata (con frequenza e tensione variabile nel tempo) proveniente dall’alternatore viene regolata e trasformata in corrente continua a tensione costante. Il risultato? Si evitano gli sbalzi di corrente e di tensione, e i dispositivi durano più a lungo.

A cosa serve un regolatore di tensione

Acquistare un regolatore di tensione è indispensabile per far funzionare al meglio i generatori sincroni di ultima generazione. Stiamo parlando di motori elettrici in corrente alternata, la cui velocità di rotazione è sincronizzata con la frequenza elettrica. Generatori di questo tipo sono detti alternatori; sono i più diffusi, e necessitano di un regolatore di tensione.

Le macchine sincrone, per funzionare, necessitano infatti tutte di un sistema elettronico di controllo, di un AVR appunto, che garantisce il buon funzionamento della macchina e della rete elettrica sottesa ad essa.

Lo scopo del regolatore di tensione, in un generatore di corrente, è quello di mantenere stabile la tensione in uscita. E se il suo funzionamento è molto semplice quando vengono alimentati carichi resistivi, più complesso è il discorso in caso di carichi prevalentemente induttivi: la corrente sfasata in ritardo contrasta il campo magnetico induttore, provocando un calo di tensione ai morsetti d’uscita dell’alternatore; per compensare il fenomeno, l’AVR interviene automaticamente aumentando la corrente di eccitazione, fino a quando la tensione in uscita torna al valore nominale. Se il carico è invece capacitivo, la corrente fa da magnetizzante per l’induttore causando un aumento della tensione in uscita, e l’AVR interviene riducendo la corrente di eccitazione.

I regolatori di tensione nei motori sincroni

Il regolatore di tensione, applicato a generatori di corrente sincroni, ha come obiettivo il mantenimento di un funzionamento costante della macchina, nel suo regime di maggior rendimento. Generalmente, questo significa mantenere il fattore di potenza a valori vicini all’1, ma se la macchina sincrona viene utilizzata anche per rifasare altre utenze presenti nello stesso insediamento, tali valori possono variare.

Se il generatore di corrente ha un valore di corrente di eccitazione inferiore al valore nominale, l’AVR assorbe la corrente in ritardo rispetto alla tensione; se il valore è invece superiore, l’AVR assorbe la corrente in anticipo. È questo il principale scopo dello strumento in questione.

In quali campi è maggiormente utilizzato il regolatore di tensione? Oltre che nel settore dei generatori di corrente sincroni, trova largo impiego nel trasporto tramite veicoli e nei circuiti di alimentazione per schede elettroniche, dove stabilizza le tensioni continue in valori più bassi.

regolatore di tensione beltrame